
CoViD-19 ed utilizzo dei farmaci off-label
11 Aprile 2021
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25 Aprile 2021Un tema molto dibattuto negli ultimi anni e, segnatamente, nell’ultimo periodo in relazione all’emergenza pandemica che ci troviamo ad affrontare, è quello dell’obbligo vaccinale per i minori, imposto agli esercenti la responsabilità genitoriale sui medesimi.
Orbene, nell’ambito del nostro ordinamento, negli anni il numero di vaccini obbligatori si è andato via via ampliando, da ultimo con l’intervento del D.L. n. 73/2017, il quale ha portato il numero di vaccinazioni obbligatorie da quattro a dieci, suscitando non poche polemiche sociali, tra le quali spiccano quelle dei c.d. “no-vax”.
Orbene, sul tema è intervenuta la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, interrogata rispetto alla conformità dell’obbligo vaccinale con i principi enunciati dalla CEDU.
Nello specifico si trattava dell’interrogativo rispetto alla legittimità di una decisione adottata dal Governo della Repubblica Ceca, il quale aveva sanzionato un genitore con una pena pecuniaria per non aver vaccinato il figlio minore e, inoltre, aveva vietato ai minori non vaccinati l’accesso agli istituti di istruzione scolastica.
Si evidenzia, a tal proposito, che nella Repubblica Ceca vige un generale obbligo vaccinale contro 9 malattie definito ex lege e, in caso di inottemperanza, è prevista la sanzione della multa. Inoltre è previsto che il minore non vaccinato non possa accedere agli asili nido, salvo che l’obbligo non sia inadempiuto per incompatibilità della vaccinazione con lo stato di salute del bambino.
L’interrogativo che veniva posto alla Corte, nello specifico, si rifletteva sul contrasto di tale normativa con l’art. 8 della CEDU, il quale si pone a tutela della vita privata e familiare e, specificamente, recita: “Ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e della propria corrispondenza.
Non può esservi ingerenza di una autorità pubblica nell’esercizio di tale diritto a meno che tale ingerenza sia prevista dalla legge e costituisca una misura che, in una società democratica, è necessaria alla sicurezza nazionale, alla pubblica sicurezza, al benessere economico del paese, alla difesa dell’ordine e alla prevenzione dei reati, alla protezione della salute o della morale, o alla protezione dei diritti e delle libertà altrui.”.
Orbene, la Corte, nel pronunciarsi sulla questione si è espressa escludendo che la previsione de qua si ponesse in contrasto con i principi della CEDU e, segnatamente, con l’art. 8 della stessa.
La Corte ha, difatti, riconosciuto che la normativa della Repubblica Ceca si poneva come scopo la protezione della salute, rilevando che la vaccinazione si pone come strumento preventivo sia per chi la riceve sia chi non può riceverla in quanto impossibilitato per motivi connessi alla salute, e, pertanto, si basa sulla c.d. immunità di gregge per la protezione contro gravi malattie.